La popolarità della musica in streaming

La popolarità della musica in streaming

MUSICA STREAMING – La musica è una forma d’arte che l’uomo esprime da secoli. Si può raccontare la storia attraverso l’evoluzione dei diversi stile musicali. Con il tempo è nato anche un mercato intorno a questa espressione dell’anima che è andato sempre più aggiornandosi con il progredire della tecnologia. Se un tempo un singolo vinile poteva riprodurre una singola melodia, oggi ognuno di noi nel proprio telefono può accedere ad un archivio di miliardi di canzoni.

La forza dell’industria musicale

La musica non è solo un insieme armonioso di suoni e voci, ma molto di più. É qualcosa che smuove l’anima e provoca in ognuno di noi emozioni diverse e profonde. Per molti a fare la differenza non è solo lo stile, ma anche il metodo di riproduzione di una melodia e come la si ascolta. Molti di noi sono ancora molto affezionati ai vecchi album in vinile, i bellissimi 33 e 45 giri. Lo dimostra il fatto che nel primo trimestre del 2021, solo in Italia, la vendita dei vinili è cresciuta del 121% in confronto agli stessi mesi del 2020. Le vendite hanno generato ricavi per la cifra di ben 4,7 milioni. Gli ingressi generati dall’acquisto di vinili nel 2020 a livello mondiale è stato pari a 889 milioni di dollari.

I compratori non sono solo collezionisti alla ricerca di pezzi unici o molto rari, ma veri e propri appassionati di musica che apprezzano la raffinatezza di questo metodo di riproduzione. Per loro infatti ascoltare un album, anche fresco di uscita, in 45 giri è molto più affascinante che farlo dal proprio telefono, come tutti.

I ricavi della musica streaming

Le cifre sopra riportate sono sì impressionanti e nel 2021 sono pure superiori fino ad ora a quelle relative alla vendita di cd musicali, ma non possono nulla nei confronti dei ricavi generati dalla musica streaming. Secondo un’analisi dell’IFPI, Representing the recording industry worldwild, solamente la riproduzione di musica streaming ha generato 13,41 miliardi di ricavi. La cifra rappresenta il 62,1% del totale di cui il 16,2% viene dalla pubblicità all’interno delle piattaforme di streaming e il restante 46% dagli abbonamente ad esse. I dati rispetto agli scorsi anni sono pure in crescita. A dirlo è Pierluca Santoro, alla guida del think tank italiano su editoria e digitale DataMediaHub.

“I ricavi dello streaming in abbonamento a pagamento, che sono aumentati del 18.5%. Alla fine del 2020 c’erano 443 milioni di utenti di account in abbonamento a pagamento, dei quali 155 per il solo per il servizio più noto, ovvero Spotify”.

Una crescita continua

I dati sono positivi se letti sotto anche un’altra ottica. Il mercato musicale è in crescita costante dal 2010, segno che sono sempre più le persone affezionate a questa industria e ai suoi protagonisti.

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